La band texana ha fatto ballare tutti sotto la tettoia di piazza Lucio Dalla nel diMondi Festival
Il 27 giugno scorso, la storica piazza Lucio Dalla di Bologna si è trasformata in una pista da ballo sotto la sua caratteristica tettoia grazie all’energia travolgente dei The Bandulus, protagonisti di una serata indimenticabile nell’ambito del diMondi Festival.
La band americana guidata da Jeremy Peña ha letteralmente incendiato la piazza con il suo mix esplosivo di ska tradizionale, reggae e soul, trascinando tutti i presenti in un vortice di ritmi irresistibili che hanno fatto ballare il pubblico bolognese dall’inizio alla fine del concerto.

Un sound che attraversa i decenni
I The Bandulus hanno dimostrato ancora una volta perché sono considerati una delle realtà più interessanti della scena ska contemporanea. Nati dal genio creativo di Jeremy Peña, musicista di Austin già attivo con Los Skarnales e Trenchtown Texans, la band rappresenta un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione.
Sul palco di piazza Lucio Dalla, i musicisti texani hanno proposto un repertorio che spazia attraverso tre album di studio, da “Ska.Reggae.Soul” del 2010 fino al più recente “Love A Woman”. Quest’ultimo lavoro, in particolare, rappresenta un vero e proprio caleidoscopio di sottogeneri: dal rock’n’roll delle origini ai suoni soul più intensi, dalle armonie in stile Motown applicate ai beat ska fino alle produzioni reggae più sperimentali con tocchi psichedelici.
Una band dal curriculum stellare
Il palmarès dei The Bandulus parla da solo: hanno condiviso il palco con leggende del calibro dei The Skatalites – i pionieri dello ska giamaicano – e con artisti contemporanei come The Interrupters, Inner Circle, The Wailers e The Slackers. La loro presenza ai festival internazionali, dal Victoria Ska and Reggae Festival 2019 al Freedom Sounds Ska festival di Colonia 2022, testimonia il riconoscimento ottenuto a livello mondiale.
L’energia contagiosa del live
Ciò che ha colpito maggiormente il pubblico bolognese è stata l’incredibile energia live della band. I The Bandulus hanno dimostrato di saper tradurre perfettamente in concerto quella combinazione di autenticità anni ’60 e freschezza contemporanea che caratterizza le loro produzioni discografiche. Jeremy Peña e i suoi musicisti hanno creato un’atmosfera coinvolgente che ha trasformato la piazza in un unico grande dancefloor, dove generazioni diverse si sono ritrovate unite dalla forza universale del ritmo ska.

Il significato del nome
Non tutti sanno che “Bandulus” deriva dal patois giamaicano e significa “bandito”. Un nome che calza a pennello per una band che, come promette il loro motto, “vi ruberà il cuore lasciandovi sempre con il sorriso”. E così è stato anche a Bologna, dove i The Bandulus hanno conquistato definitivamente il pubblico del diMondi Festival.
La serata del 27 giugno rimarrà sicuramente impressa nella memoria di tutti i presenti come un perfetto esempio di come la musica possa unire culture diverse sotto il denominatore comune della gioia e del divertimento. I The Bandulus hanno dimostrato che lo ska non è solo un genere musicale, ma una filosofia di vita capace di attraversare oceani e continenti, arrivando dritta al cuore di chi sa ancora lasciarsi trasportare dalla magia della musica dal vivo.