Il 18 ottobre la presentazione della nuova guida con oltre 450 cantine premiate e una grande degustazione aperta al pubblico. Focus su sostenibilità e leggerezza
Milano si prepara ad accogliere uno degli eventi più attesi nel panorama enologico italiano. Sabato 18 ottobre, negli spazi di Superstudio Maxi in via Moncucco 35, Slow Food Italia e Slow Food Editore presenteranno la Guida Slow Wine 2026, un appuntamento che unisce la dimensione tecnica della critica enologica alla grande festa del vino con oltre 450 produttori presenti e 900 etichette da degustare.
L’edizione 2026 della guida si caratterizza per un messaggio forte e chiaro: “Il futuro è leggero”. Un tema che riflette l’urgenza di ridurre il peso delle bottiglie per alleggerire l’impatto ambientale della filiera vitivinicola, un impegno documentato anche attraverso i video realizzati dai collaboratori della guida durante le visite nelle aziende.
La mattinata istituzionale: premiazioni e convegno
La giornata avrà inizio al mattino con la presentazione nazionale riservata alle cantine premiate, ai giornalisti e ai collaboratori della guida. Durante il convegno verranno consegnati i prestigiosi premi speciali Slow Wine 2026, riconoscimenti che celebrano l’eccellenza in diversi ambiti della viticoltura contemporanea.
I premi speciali riguardano categorie significative: il Premio al Giovane Vignaiolo, che valorizza i nuovi talenti del settore; il Premio per la Viticoltura Sostenibile, dedicato a chi interpreta al meglio il rapporto virtuoso tra produzione e ambiente; il Premio alla Carriera, per chi ha scritto pagine importanti nella storia del vino italiano; il Premio alla Novità dell’anno, che celebra le scoperte più interessanti; il Premio per la Vitalità del Suolo, riconoscimento cruciale in un’epoca di crescente attenzione alla salute dei terroir; il Premio Slow Wine Coalition alla Solidarietà; e infine il Premio per l’Accoglienza in cantina, che premia chi sa meglio aprire le porte della propria azienda al pubblico.

La grande degustazione: un viaggio attraverso l’Italia del vino
A partire dalle 14.00 e fino alle 20.00, l’evento si aprirà al pubblico con una degustazione di dimensioni straordinarie. Oltre 450 banchi di assaggio ospiteranno i produttori in prima persona, protagonisti assoluti di questa giornata. Ogni azienda presenterà due etichette: quella premiata dalla guida e una seconda a scelta, per un totale di circa 900 vini da scoprire.
Particolarmente significativa è la presenza di 133 aziende “novità”, non recensite nella scorsa edizione della guida. Questo aspetto distingue Slow Wine dalle altre guide: grazie al lavoro sul territorio di 250 collaboratori, la pubblicazione riesce a intercettare realtà nuove, talvolta ancora lontane dai riflettori della critica e del mercato, offrendo ai visitatori l’opportunità di scoprire produttori emergenti.
Abruzzo, Molise e Basilicata: tradizione e innovazione
Le regioni centrali adriatiche saranno rappresentate da alcune delle cantine più significative del panorama nazionale. Per l’Abruzzo spiccano nomi come Rabasco, Torre dei Beati e Tenuta Terraviva, tutte insignite della prestigiosa Chiocciola, il massimo riconoscimento della guida. Tra le eccellenze anche Agricola Cirelli, Ausonia e Valle Reale con la Bottiglia, mentre tra le novità compare Casachiara.
La Basilicata porterà a Milano l’eleganza del suo Aglianico con Elena Fucci, Chiocciola e top Slow, e Arteteke, Bottiglia della guida.
Campania: il Sud che convince
La Campania si presenta con un’impressionante selezione di cantine d’eccellenza. Ben sei Chiocciole testimoniano la qualità della viticoltura campana: Cantine dell’Angelo, Ciro Picariello, Contrada Salandra, I Cacciagalli, Fontanavecchia e Pietracupa. Quest’ultima rappresenta uno dei simboli della rinascita dell’enologia del Sannio. Tra le novità dell’anno figurano Cantine Sullo, Crypta Castagnara e Morigerati, segno di un territorio in fermento e in continua evoluzione.
Emilia-Romagna: bollicine e territorio
La regione emiliano-romagnola conferma la sua vocazione per i vini frizzanti e la valorizzazione dei vitigni autoctoni. Fattoria Alessandro Nicolucci, La Tosa, Villa Papiano e Villa Venti hanno conquistato la Chiocciola. Significativa la presenza di aziende come Noelia Ricci e Podere Il Saliceto, entrambe Bottiglia e top Slow con best buy, che rappresentano esempi virtuosi di qualità accessibile. Tra le novità spiccano La Collina del Tesoro e Monte Mirabello.
Friuli-Venezia Giulia: l’eccellenza dei bianchi
Il Friuli porta a Milano la sua straordinaria tradizione nella vinificazione in bianco. Ben nove Chiocciole testimoniano il livello raggiunto dalla regione: Borgo San Daniele, Edi Keber, Flaibani, Ronco Severo, Skerk, Skerlj, Vignai da Duline e Zidarich. Ogni produttore rappresenta un’interpretazione personale del territorio, dalla zona del Collio al Carso. Tra le novità compaiono Korenika & Moškon e Tenuta Stella, quest’ultima inserita anche nella lista Top.
Lazio: una regione in crescita
Il Lazio dimostra la sua crescente importanza nel panorama enologico italiano. Quattro Chiocciole premiano altrettante realtà d’eccellenza: Casale della Ioria, Damiano Ciolli, nell’area dei Cesanesi di Affile e Olevano Romano, e Marco Carpineti. Quest’ultimo rappresenta anche un esempio di best buy, unendo qualità e accessibilità. Tra le novità figura I Ciacca, segno che il territorio continua a rivelare nuovi talenti.
Liguria: piccola ma preziosa
La Liguria, con i suoi vigneti eroici spesso a picco sul mare o su pendii impervi, porta a Milano alcune delle sue cantine più rappresentative. Quattro Chiocciole celebrano l’eccellenza ligure: Cascina delle Terre Rosse, Maria Donata Bianchi, Possa e Terre Bianche. Quest’ultima, nel Ponente ligure, è simbolo della rinascita del Vermentino e del Pigato. Tra le novità compare Saglietto.
Lombardia: dalla Valtellina alla Franciacorta
La Lombardia presenta un panorama variegato che spazia dalle Alpi retiche alle colline dell’Oltrepò Pavese e della Franciacorta. Ben undici Chiocciole testimoniano l’eccellenza lombarda: Agnes, Arpepe e Fay per la Valtellina, Barone Pizzini, Corte Fusia, Enrico Gatti per la Franciacorta, oltre a Dirupi, La Costa, Picchioni Andrea e Togni Rebaioli. Particolarmente significative le novità Cantina Gozzi, Castelveder, Il Molino di Rovescala e Turina.
Marche: una regione protagonista
Le Marche confermano la loro centralità nel panorama vitivinicolo italiano con una presenza massiccia. Otto Chiocciole premiano altrettante eccellenze: Andrea Felici, Collestefano, Edoardo Dottori, Fattoria San Lorenzo, La Staffa, Maria Letizia Allevi, Pantaleone, Pievalta, Poderi Mattioli, Tenuta Villa Bucci e Valter Mattoni. Il Verdicchio e il Montepulciano trovano qui alcune delle loro interpretazioni più raffinate. Tra le novità compaiono Andrea Giorgetti e Gagliardi.
Piemonte: la capitale del vino italiano
Il Piemonte si presenta con un numero impressionante di cantine, testimonianza del suo ruolo di prima regione vitivinicola italiana. Le Chiocciole sono ventisette, tra cui spiccano nomi leggendari come Alberto Oggero, Alessandria Fratelli, Benito Favaro, Cascina Corte, Cascina delle Rose, Cascina Fontana, Cascina Fornace, Cascina Roccalini per il Roero e l’Albese. E poi Cavallotto Tenuta Bricco Boschis, Cogno, E. Pira & Figli – Chiara Boschis, Ferdinando Principiano, Fiorenzo Nada, G.D. Vajra, Giovanni Almondo, Iuli, Luigi Spertino, Manincor, Mossio Fratelli, Odilio Antoniotti, Oltretorrente, Paitin, Piero Busso, Roagna, Sottimano, Trediberri e Valfaccenda.
Numerose anche le Bottiglie, da Bricco Rocche – Bricco Asili a Ca’ Viola, da Brovia a Contratto per le bollicine, fino a G.B. Burlotto, Gaja, Giacomo Borgogno & Figli, e molti altri. Tra le novità figurano Cascina Elena, Colombo, Crissante Alessandria, Marco Riva, Romanzo del Vino e Tommaso Cappa.
Puglia: la forza del Meridione
La Puglia porta a Milano l’energia dei suoi vini mediterranei. Sei Chiocciole celebrano l’eccellenza pugliese: Antica Enotria, Cantine Bonsegna, Castel di Salve, Giancarlo Ceci, L’Archetipo, Paolo Petrilli e Pietraventosa. Molte di queste cantine rappresentano anche eccellenti rapporti qualità-prezzo. Tra le novità compaiono Cantine Elia e I Parieti.
Sardegna, Sicilia e isole minori
La Sardegna sarà rappresentata da Pusole (Chiocciola) e Cantina Berritta, mentre tra le novità figura Vigne Pinna.
La Sicilia conferma la sua rinascita qualitativa con nomi importanti. Ben otto Chiocciole: Aldo Viola, Antonino Caravaglio, Arianna Occhipinti, Calcagno, Cantine Barbera, Centopassi, Marco De Bartoli e Valdibella. Le Bottiglie assegnate a Planeta, Tasca d’Almerita, Benanti e I Custodi delle Vigne dell’Etna. Tra le novità Alberia e Angelo Di Grazia testimoniano la vitalità dell’isola.
Toscana: il cuore della tradizione italiana
La Toscana, terra del Sangiovese per eccellenza, presenta un numero straordinario di cantine. Le Chiocciole sono diciotto: Antonio Camillo, Avignonesi, Badia a Coltibuono, Caiarossa, Caparsa, Cappellasantandrea, Col d’Orcia, Corzano e Paterno, Fattoria Selvapiana, Fornacina, Le Chiuse, Le Cinciole, Monte Bernardi, Montenidoli, Petrolo, Pian dell’Orino, Podere Concori, Podere Erica, Riecine, Sassotondo, Stefano Amerighi, Tenuta di Valgiano e Val delle Corti.
Le Bottiglie includono eccellenze come Biondi-Santi Tenuta Greppo, Castell’in Villa, Gianni Brunelli – Le Chiuse di Sotto, Il Colle di Carli, Il Colombaio di Santa Chiara, Il Marroneto, Isole e Olena, Istine, Le Macchiole, Le Ragnaie, Montepepe, Poggio di Sotto – Tenuta San Giorgio, Tassi, Tenuta San Guido e Valle del Sole. Numerose le novità, tra cui Borgo La Stella, Calcamura, Chiesina di Lacona, Colle Santa Mustiola, Forci, La Nascosta, La Selva, Tenuta La Novella, Tenuta Monteti, Terra Quercus, Terre Alte di Pietramala, Terreno e Teruzzi.
Trentino, Umbria e Valle d’Aosta
Il Trentino porta a Milano l’eleganza dei suoi spumanti metodo classico con Ferrari (Bottiglia) e vini di montagna con Foradori (Chiocciola), simbolo della rinascita del Teroldego, oltre a Monfort e San Leonardo.
L’Umbria presenta Adanti e Palazzone con la Chiocciola, mentre tra le novità compare Argillae.
La Valle d’Aosta, pur nella sua piccola dimensione, è presente con Elio Ottin (Bottiglia) e Di Barrò.
Veneto: dalla Valpolicella al Prosecco
Il Veneto chiude questa panoramica con una rappresentanza significativa di tutte le sue zone vocate. Quindici Chiocciole celebrano l’eccellenza veneta: Bele Casel, Camerani – Adalia & Corte Sant’Alda, Casa Coste Piane, Case Paolin, Dama del Rovere, Gini, Il Filò Delle Vigne, Le Fraghe, Malibràn, Masari, Mongarda, Monte Santoccio, Pieropan, Prà, Sorelle Bronca, Speri e Vigneto Due Santi.
Tra le Bottiglie spiccano Agostino Vicentini, Allegrini, Brigaldara, Clementi, Nardello e Vigneti di Ettore. Le novità includono Corte Bravi, Costadoro, Il Monte Caro, Ripa della Volta e Ruge.

Un evento da non perdere
La presentazione di Slow Wine 2026 si conferma come l’appuntamento più importante dell’anno per chi vuole scoprire il meglio della viticoltura italiana contemporanea. L’ingresso alla degustazione costa 49 euro (39 euro per i soci Slow Food e Fisar) e include una copia della guida Slow Wine 2025. Un’occasione unica per incontrare direttamente i produttori, assaggiare le loro etichette premiate e comprendere meglio la direzione verso cui si muove il vino italiano: un futuro più leggero, sostenibile e rispettoso dell’ambiente, senza rinunciare alla qualità e all’identità territoriale.
Superstudio Maxi è facilmente raggiungibile con la metropolitana (fermata Famagosta) e dispone di un ampio parcheggio per chi arriva da fuori città, rendendo l’evento accessibile a tutti gli appassionati e professionisti del settore.
