Agnese Pini si racconta

Estimated read time 5 min read

“Sono al mondo per l’amore dei miei genitori”

La direttrice de “Il Resto del Carlino” ha presentato il suo memoir “La verità è un fuoco”, rivelando la storia intima della sua famiglia nata dall’amore di un ex sacerdote

Al MAST.Auditorium di Bologna, davanti a una platea attenta e silenziosa, Agnese Pini ha scelto di aprire il suo cuore. Non solo per presentare il suo nuovo libro “La verità è un fuoco” (Garzanti, 2025), ma per condividere una storia che la riguarda nel profondo: quella delle sue origini, di una famiglia nata da una scelta d’amore che ha cambiato tutto.

“Quando ci chiediamo come mai siamo in questo mondo”, ha confessato l’autrice con voce commossa, “io posso dire che lo sono per l’amore dei miei genitori”. Una frase semplice ma carica di significato, che racchiude anni di ricerca personale e di elaborazione di una verità familiare complessa e affascinante.

La scoperta che ha cambiato tutto

La storia inizia con una scoperta: suo padre, don Pini, era stato un sacerdote prima di scegliere l’amore per una donna e abbandonare il sacerdozio alla fine degli anni Settanta. “Ho voluto rendere pubblica la storia della mia famiglia da quando ho scoperto che mio padre è stato un prete che ha lasciato quel ruolo per amore”, ha spiegato Pini durante l’incontro moderato da Stefano Bolognini, psichiatra e psicoanalista.

Questa rivelazione ha innescato un percorso di ricerca che l’ha portata fisicamente nei luoghi della memoria. Come ha raccontato durante la presentazione, le sue indagini l’hanno condotta fino alla biblioteca del Seminario Vescovile di Sarzana, dove ha potuto ricostruire pezzo dopo pezzo la storia del padre, incontrando chi lo aveva conosciuto prima della svolta che avrebbe cambiato per sempre il corso della sua esistenza.

 

Un memoir scritto con garbo

Stefano Bolognini ha sottolineato il garbo con cui l’autrice descrive la propria famiglia nel memoir, una famiglia allargata che comprende anche i due fratelli peruviani adottati prima della sua nascita. L’incontro ha toccato momenti particolarmente intensi quando Pini, visibilmente commossa, ha raccontato del viaggio in Perù con i fratelli nei loro luoghi d’origine, a Cusco, e di episodi come quello del “rodadero”, lo scivolo dei bambini, ricordi che hanno lasciato un segno indelebile nella memoria familiare.

La fatica e la bellezza della vita familiare

“Questo libro l’ho fortemente voluto scrivere per affermare la fatica della vita familiare”, ha dichiarato Pini nelle battute conclusive dell’incontro. Parole che sintetizzano perfettamente il senso di un’opera che non nasconde le difficoltà e le complessità dei legami familiari, ma le abbraccia come parte essenziale dell’esistenza umana.

Il memoir rappresenta il secondo lavoro letterario della giornalista carrarese dopo “Un autunno d’agosto”, pubblicato nel 2023. Entrambi i libri testimoniano l’impegno dell’autrice nel fare i conti con la memoria familiare e storica, un filo conduttore che unisce la sua attività di scrittrice a quella giornalistica.

Una carriera costruita sulla ricerca della verità

Agnese Pini, classe 1985, ha costruito una carriera di primo piano nel giornalismo italiano. Dal 2019 dirige il quotidiano “La Nazione” di Firenze, prima donna nella storia ultracentenaria del quotidiano, e dal 2022 anche il resto del network del gruppo Monrif “QN – Quotidiano Nazionale” con “il Resto del Carlino” di Bologna, “Il Giorno” di Milano e “Il Telegrafo” di Livorno. Da maggio 2025 ricopre inoltre la presidenza della casa editrice Longanesi.

La ricerca della verità, che caratterizza il suo lavoro giornalistico, si ritrova anche in questo percorso personale di scrittura. Come ha dimostrato durante la presentazione al MAST.Auditorium, nell’ambito della rassegna “Le Voci dei Libri” in collaborazione con Coop Alleanza 3.0, Agnese Pini ha scelto di non nascondersi dietro il ruolo pubblico, ma di mostrarsi nella sua umanità più profonda, quella di una figlia che ha imparato ad accettare e celebrare le scelte coraggiose dei suoi genitori.

Una storia d’amore che è diventata storia di famiglia, e ora anche letteratura, per affermare che dietro ogni esistenza c’è sempre una scelta d’amore che merita di essere raccontata.


Agnese Pini. La Verità è un Fuoco

Il giorno in cui scopre che suo padre è stato un prete Agnese ha tredici anni. Lo viene a sapere per caso, quando trova in fondo a un cassetto un piccolo album rosso: sulla copertina si legge il nome «don Pini» e le foto raccolte all’interno ritraggono un giovane sacerdote dall’espressione assorta. È in quel giorno che l’infanzia di Agnese finisce e comincia per lei una nuova vita: una vita in cui è costretta a misurarsi con un segreto bruciante e una verità impossibile da accettare. Ventisei anni dopo, La verità è un fuoco dà voce alle incomprensioni e alla tenerezza indicibile che legano un padre e una figlia, e al passato di quello stesso padre prima di sua figlia. Oggi per Agnese è arrivato il momento di rispondere ad alcuni interrogativi ineludibili: cosa ha spinto don Pini a lasciare tutto per amore di una ragazza dagli occhi verdi di nome Mira? Dove ha trovato il coraggio di ignorare ogni condanna per sposarla, e poi per diventare padre di Agnese e dei suoi due fratelli? Soprattutto, cos’ha significato per lui e per Mira portare dentro di sé per anni, insieme all’amore che li unisce, una verità tanto scomoda da condividere? In questo memoir Agnese Pini intraprende un’indagine faticosa ma implacabile, scrivendo pagine emozionanti in cui rivivono gli oggetti e i ricordi di famiglia, si animano i volti di chi ha conosciuto don Pini prima della svolta avvenuta a fine anni Settanta, il passato restituisce i luoghi di un’Italia recentissima eppure già lontana. E si compie la riconciliazione di una donna con il passato suo e delle persone amate che le hanno dato la vita.



You May Also Like