A Paestum nel ponte di Ognissanti dal 2 al 5 novembre
Nel 1998 a Paestum l’intuizione del fondatore e direttore Ugo Picarelli della Leader srl, titolare del marchio della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, anticipava la seduta del Comitato del Patrimonio Mondiale dell’Unesco del 5 dicembre a Kyoto, che iscrisse nella Lista il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e Alburni con le aree archeologiche di Paestum e Velia e con la Certosa di Padula.
La BMTA era stata pensata per accompagnare il processo di valorizzazione del sito, promuovere le destinazioni turistico archeologiche, favorire la commercializzazione, contribuire alla destagionalizzazione: unico appuntamento al mondo tra Organizzazioni Governative (Unesco e Unwto), Istituzioni (Ministeri Italiani ed Esteri della Cultura e del Turismo con i loro Parchi, Musei, Enti turistici), Regioni e Comuni, Associazioni Culturali con il business professionale, i viaggiatori, gli appassionati, il mondo scolastico e universitario, i media; significativa, anche, l’attenzione al dialogo interculturale e alla cooperazione tra i popoli con la individuazione di un Paese ospite, la partecipazione nel Salone dei Paesi non solo del Mediterraneo il confronto e lo scambio di esperienze.
Il Parco Archeologico di Paestum, a circa mille metri, aprirà le porte della città antica e del Museo Nazionale, noto per la Tomba del Tuffatore, ai numerosi relatori, espositori, giornalisti, visitatori, grazie anche alla prossimità della stazione di Paestum, ben collegata dai treni regionali. E lo fa da protagonista, poiché qui si svolgono le sezioni dedicate al mondo giovanile e al grande pubblico: formazione e orientamento con le Università (ArcheoLavoro), esperienzialità con i laboratori di archeologia sperimentale (ArcheoExperience), innovazione tecnologica con la Mostra di Archeologia Virtuale (ArcheoVirtual con le produzioni più significative sulle “nuove intelligenze”, legate alle più recenti innovazioni nel campo della ricerca, dal remote sensing alle applicazioni di fruizione, alle analisi del pubblico).
Il Ministero della Cultura con un suo spazio di 500 mq ospiterà laboratori, circa 50 incontri con Soprintendenti e Direttori di parchi e musei, gli stand dei Parchi Archeologici dei Campi Flegrei, del Colosseo, di Cerveteri e Tarquinia, di Ercolano, di Paestum e Velia, di Sibari; dei Musei Archeologici di Napoli (MANN) e Reggio Calabria; della Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo; di Ales, del Desk Italia Europa Creativa – Cultura.
La Regione Campania, con uno stand di 150 mq a cura all’Assessorato al Turismo e alla Direzione Generale per le politiche culturali e il turismo, promuoverà il patrimonio archeologico dei grandi attrattori, ma soprattutto delle aree interne.
Nel Salone Espositivo 16 territori regionali tra cui le Regioni Abruzzo, Calabria, Lazio, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Siciliana, Toscana, Valle d’Aosta, il Friuli Venezia Giulia con la Fondazione Aquileia, l’Umbria con Secret Perugia, Roma Capitale con il Municipio X e il Parco Archeologico di Ostia, Provincia autonoma di Trento, Visit Brescia a rappresentare la Capitale Italiana della Cultura 2023, Gal Sinis, Consorzio Turistico Sa Corona Arrùbia, Antica Kroton, i Comuni di Napoli, Gesico, Guamaggiore, Manduria, Nuxis, il Parco Geominerario della Sardegna e numerose altre destinazioni, tra cui 20 Paesi esteri (in primis la Corea con la città di Gochang famosa per i suoi megaliti, Cipro, Cuba, Ecuador, Grecia, Guatemala, Iran, Malta, Tunisia).
Per la prima volta ci saranno l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Esteri e la Città del Vaticano con la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, oltre alle confermate presenze di ACI (con i progetti di mobilità sostenibile per le aree interne e di educazione stradale e formazione alla mobilità sicura per il mondo giovanile), Touring Club Italiano, Fai, Legambiente, Unpli, Gruppi Archeologici, Archeoclub, Ana, Cia, Aigu.
Nel programma conferenze con 120 incontri e 600 relatori, giovedì 2 novembre l’Ufficio Italia del Parlamento Europeo e l’Associazione Civita si confronteranno con le Regioni del Sud e i vertici delle organizzazioni datoriali del turismo, di Trenitalia e di Automobile Club d’Italia sulle “Opportunità dei fondi europei per valorizzare il patrimonio culturale, migliorare l’attrattività delle destinazioni turistiche, rafforzare la competitività delle imprese”.
Venerdì 3 novembre, per celebrare i 25 anni del sito Unesco di Paestum, i Sindaci dei Comuni archeologici Unesco con i Direttori di Parchi e Musei (Area Archeologica di Agrigento, Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata, Arte Rupestre della Valcamonica, I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.), I Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri di Matera, Monumenti paleocristiani di Ravenna, Necropoli Etrusche di Cerveteri e Tarquinia, Siracusa e le Necropoli Rupestri di Pantalica, Su Nuraxi di Barumini, Villa Adriana e Villa d’Este – Tivoli, Villa Romana del Casale – Piazza Armerina, Zona Archeologica e Basilica Patriarcale di Aquileia) condivideranno la ricerca “Il valore aggiunto del brand Unesco sui territori” a cura di S.R.M. Studi e Ricerche per il Mezzogiorno Centro Studi del Gruppo Intesa Sanpaolo. Al termine della Conferenza la Fondazione FS accompagnerà relatori, buyer e giornalisti ad Ascea con il treno storico per la visita guidata al Parco Archeologico di Velia, in occasione del 25° Anniversario del suo inserimento nella Lista Unesco del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Nella stessa mattinata la Conferenza “UNESCO Meeting on the Access to Underwater Cultural Heritage” sulla valorizzazione delle destinazioni mediterranee in collaborazione con 2001 Convention on the Protection of the Underwater Cultural Heritage Unesco e il Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello.
Nel pomeriggio di venerdì 3 novembre in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale avrà luogo la Conferenza “#unite4heritage: archeologia e cooperazione culturale dal 2015 ad oggi”, l’hashtag lanciato a seguito della distruzione di Palmira dall’Unesco, che costituì per l’occasione la Task Force “Unite4Heritage”, i Caschi Blu della Cultura; a seguire l’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad”, che dal 2015 premia le scoperte archeologiche dalle testate archeologiche europee media partner della Borsa: la 9ª edizione premierà per la prima volta l’Italia con San Casciano dei Bagni, dove dal fango sono emerse 24 statue di bronzo di epoca etrusca e romana.
Sabato 4 novembre Parchi e Musei statali autonomi e Fondazioni si confronteranno sui modelli di gestione, a cura del Gabinetto del Ministero della Cultura; a seguire “Dal Sud al Mediterraneo i nuovi turismi per viaggiatori consapevoli”, a cura del Touring Club Italiano.
Nel pomeriggio di sabato 4 novembre “I Musei per la valorizzazione del patrimonio culturale mediterraneo e il dialogo interculturale” con i Direttori dei Musei Archeologici di Atene, Beirut, Il Cairo, Marsiglia, Napoli, Roma, Tunisi sul ruolo rilevante del Mare Nostrum in termini di civiltà del passato, di ricchezza del patrimonio culturale, ma soprattutto di dialogo interculturale, anche in considerazione delle migrazioni attuali, con l’apertura dei Presidenti di ICOMOS e ICOM Italia e la lectio magistralis del Cardinale Gianfranco Ravasi.
Il Premio “Paestum Mario Napoli” andrà a Gianfranco Ravasi Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura, al Parco Archeologico del Colosseo, al Parco Archeologico di Pompei (ritirano i Direttori Alfonsina Russo e Gabriel Zuchtriegel), all’École française di Roma (ritira il Direttore Brigitte Marin).
Il Premio Internazionale di Archeologia Subacquea “Sebastiano Tusa” conferirà il riconoscimento alla carriera a Katerina Dellaporta, già Consigliere del Ministro della Cultura greco per l’archeologia subacquea, Direttore Generale del Museo Bizantino e Cristiano di Atene; al progetto più innovativo a cura di Istituzioni, Musei e Parchi a Massimiliano Marazzi, Ordinario Culture dell’Egeo e Anatolia Università Suor Orsola Benincasa di Napoli per il “Progetto Vivara”; al miglior contributo giornalistico in termini di divulgazione ad Alberto Angela; alla migliore mostra dalla valenza scientifica internazionale a Romy Wyche, Direttore Museo Dipartimentale dell’Antica Arles per la Mostra “Trésors du fond des mers. Un patrimoine archéologique en danger” (22 ottobre 2022 – 20 febbraio 2023).
Il Workshop di sabato 4 novembre con i Buyer europei selezionati dall’Enit (da Austria, Belgio, Francia, Germania, Olanda, Regno Unito, Spagna, Svizzera) intende incentivare la domanda turistica di prossimità europea e quella nazionale, quest’ultima dei tour operator specialisti, da sempre vocati all’outgoing, ma dalla pandemia proiettati anche sul nostro Bel Paese.
La sezione ArcheoIncoming, contrassegnata sempre più dal viaggio esperienziale, consentirà per la prima volta agli espositori italiani ed esteri di presentare destinazioni e itinerari turistico-archeologici con i loro operatori (DMC, Consorzi turistici, tour operator) all’interno di una Sala dedicata.