Ritualità funeraria tra Greci ed Etruschi

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Conferenza di Tiziano Trocchi, Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara

Continuano le interessanti serate al MUV di Villanova di Castenaso sull’archeologia della morte: un ciclo di appuntamenti serali inserite nelle attività collaterali alla mostra “Morire nell’antichità. Archeologia della morte e rituali funerari nell’età dei metalli”, in corso fino al 12 giugno 2022.


Ospite di questa serata è stato Tiziano Trocchi, Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, che ha illustrato i rituali funerari in ambito padano tra VI e IV sec. a.C. In particolare ha analizzato i corredi rinvenuti nella città etrusca di Spina, nelle necropoli di Valle Trebba e Valle Pega, dove, a partire dal 1922, sono emerse più di 4.000 tombe.

Durante la conferenza Trocchia ha mostrato i ricchi corredi composti non solo da vasi di produzione locale e pregevoli bronzi di fabbricazione etrusca, ma anche da vasellame di pregio importato dall’Attica. Contenitori a figure nere e a figure rosse si alternano con racconti di miti, leggende, divinità, ma anche di vita quotidiana. È emersa l’importanza di Spina tra i centri dell’Etruria padana, quale emporio commerciale, dove si incrociavano culture diverse e da cui le merci penetravano all’interno della pianura fino a Mantua, Felsina, l’Emilia occidentale e Kainua sull’Appennino. Accanto ai contenitori da banchetto, nei corredi trovano spazio oggetti di ornamento personale, tra cui spiccano diademi e orecchini d’oro e collane d’ambra. Non mancavano neppure balsamari coloratissimi in pasta vitrea, di fattura orientale.

Il numeroso pubblico accolto al museo della civiltà villanoviana ha potuto così apprezzare e conoscere meglio uno spaccato di archeologia che sembra distante ma che in realtà è più vicino di quanto sembri.

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