Sabato 29 marzo dalle 17:30 al Grand Tour Italia di Bologna la prima edizione di Le Donne e il Vino. Una giornata di degustazioni di vini realizzati da donne, un’occasione per promuovere l’imprenditoria femminile e assaggiare alcune delle migliori etichette del territorio.
L’evento Le Donne e il Vino celebra il ruolo sempre più rilevante delle donne nel mondo dell’enologia, mettendo in primo piano le produttrici e le loro cantine d’eccellenza. Un’occasione imperdibile per scoprire vini di alta qualità realizzati con dedizione e competenza, che raccontano territori e tradizioni attraverso il talento femminile.
Le donne oggi sono sempre più protagoniste nelle aziende vinicole, non a caso quasi il 30% delle cantine italiane è a guida femminile, oltre 4mila le donne agronomo, mentre circa il 10% degli enologi sono donne.
Le Cantine al Femminile e i Vini da Degustare
Tra le protagoniste dell’evento troviamo realtà guidate da donne che portano avanti con passione la tradizione vitivinicola italiana. Ecco alcune delle cantine da non perdere e i vini consigliati per la degustazione:
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Cascina Canva (Orsara Bormida, Piemonte) – Silvia Rizzo è l’anima di questa cantina che valorizza il territorio piemontese con produzioni eleganti e di carattere.
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Eraldo Revelli (Farigliano, Piemonte) – Claudia Revelli guida questa storica azienda con una visione moderna e sostenibile. In degustazione: Dogliani Superiore DOCG San Matteo 2023 e Langhe Barbera La Basarisca 2023.
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Cantina del Frignano (Serramazzoni, Emilia-Romagna) – Un’eccellenza dell’Appennino modenese con produzioni di nicchia. Tra i vini da provare: Emilia IGT Bucamante e Altonero.
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Forteto della Luja (Loazzolo, Piemonte) – Una realtà affascinante, gestita con passione da Giovanni Scaglione, che propone etichette di grande finezza. Da degustare: Loazzolo Piasa Rischei 2021, Piemonte Brachetto Passito Le Grive 2022 e Moscato d’Asti Canelli Piasa San Maurizio 2023.
Questo evento non è solo un’occasione per degustare vini straordinari, ma anche per conoscere le storie di donne che hanno saputo affermarsi in un settore tradizionalmente maschile, portando innovazione e qualità. Le Donne e il Vino è un omaggio alla passione e alla determinazione femminile, un’esperienza sensoriale e culturale che esalta il legame tra vino, territorio e talento.
Le protagoniste del vino al femminile
L’edizione 2025 dell’evento “Le Donne e il Vino” ha riunito un gruppo selezionato di aziende vitivinicole guidate da donne, che rappresentano il meglio dell’enologia italiana da nord a sud. Ecco un racconto delle cantine presenti, dei loro vini e delle storie che si celano dietro ogni etichetta.
Cantina del Frignano
📍 Serramazzoni (MO), Emilia-Romagna
Fondata nel 1993 da Irene Balim, si estende su 5 ettari con 18.000 bottiglie annue distribuite in 14 etichette. L’Emilia IGT Rosato Frizzante Sgarbato 2023 è un vino allegro e dinamico, dai profumi di fragoline di bosco e geranio, con una bollicina croccante e dissetante. Il Malbonumberfive, rosso fermo, mostra un’anima rustica e schietta: note di ciliegia matura, pepe nero e un tannino vivo che ben si abbina alla cucina montanara.
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Cascina Canva
📍 Orsara Bormida (AL), Piemonte
Fondata nel 2021 da Silvia Rizzo, 2 ettari per 5.000 bottiglie su 3 etichette. Il Dolcetto di Ovada DOC 2022 è succoso e vibrante, con note di mora, viola e una piacevole sapidità. La Barbera del Monferrato DOC 2023 rivela un frutto fresco e una vivacità acida che la rende perfetta per il pasto quotidiano. Il rosato Perlarosa 2024 conquista con profumi di melograno e lamponi e una bocca delicata ma persistente.
Dezzani
📍 Cocconato (AT), Piemonte
Fondata nel 1934, oggi guidata dalla famiglia Rocca. 20 ettari, 2.500.000 bottiglie, 40 etichette. L’Otto Bucce 2022, blend originale, unisce otto vitigni autoctoni piemontesi: un rosso di media struttura, ricco di profumi di prugna, spezie dolci e una chiusura leggermente balsamica. Enologo: Luigi Dezzani.
Sito: www.dezzani.it
Eraldo Revelli
📍 Farigliano (CN), Piemonte
Fondata nel 1930, 7 ettari, 35.000 bottiglie. L’Otto Filari 2023 è un Dogliani DOCG che colpisce per la sua immediatezza: naso vinoso, fruttato, e tannini fini. Il Rosato Rossèt è delicato nei sentori di pesca e rosa, perfetto come aperitivo. Il San Matteo Superiore si distingue per profondità e complessità: frutta scura, liquirizia, e grande equilibrio.
Forteto della Luja
📍 Loazzolo (AT), Piemonte
Dal 1794, 10 ettari e 50.000 bottiglie. Il Moscato Pasucrà 2023 è aromatico e leggero, con sentori di salvia e pesca. Il Barbera Mon Ross 2023 ha una beva agile, con frutto croccante e acidità bilanciata. Emozionante il Brachetto Passito Pian dei Sogni 2022, vino da meditazione con note di rosa appassita e confettura di fragola.
Fratelli Rabino
📍 Santa Vittoria d’Alba (CN), Piemonte
Dal 1907, 15 ettari, 150.000 bottiglie. Lo Spumante Brut Censo è fresco e agrumato, con bollicina fine. Il Roero Arneis 2021 sorprende per eleganza: fiori bianchi, erbe aromatiche e mineralità. Il Moscato d’Asti è una carezza dolce, equilibrata dalla freschezza.
Tenuta Roletto
📍 Cuceglio (TO), Piemonte
Dal 1960, 60 ettari, 120.000 bottiglie. L’Erbaluce Lei 2023 è delicato, con note di mela verde e fiori di campo. L’ErMoSa è un bianco avvolgente con tocchi tropicali. Il metodo classico Orangé, affinato 60 mesi, è un’esplosione di pan brioche e mandorla. Il Canavese Rosso Lui 2021 chiude con struttura e note di spezie scure.
Podere Don Cataldo
📍 Leverano (LE), Puglia
Dal 1998, 100 ettari, 150.000 bottiglie. Il Primitivo Rosato 2024 è pieno e avvolgente, con fragola, pompelmo rosa e un tocco salmastro. Il Susumaniello 2021 è ricco, con ciliegia nera, pepe e una sorprendente freschezza. Enologo: Manuel Brentan.
Casagrande Della Quercia
📍 Castellina in Chianti (SI), Toscana
Fondata nel 1965 dalla famiglia Calagna, oggi l’azienda, 10 ettari, 8.000 bottiglie, è in mano a Lucrezia. Il Chianti Classico Quercus 2021 è snello e verticale, con sentori di ciliegia e viola, mentre il Lucretia 2017 è più maturo, con sfumature di cuoio e tabacco.
vai al sito: agricasagrande.it
In conclusione, “Le Donne e il Vino” è stato un vero viaggio sensoriale, dove ogni calice ha raccontato la visione, la dedizione e la mano femminile dietro ogni etichetta. È un invito non solo a bere bene, ma a conoscere le storie, i territori e le anime che rendono il vino italiano così straordinariamente vivo.
