Paolo Nori, due volte che sono morto

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Paolo Nori

Parma, 20 maggio 1963

Scrittore, traduttore, blogger

Vive a Casalecchio di Reno (Bologna)

Ha lavorato in Algeria, Iraq e Francia. Tornato in Italia ha conseguito la laurea in Lingua e Letteratura Russa presso l’Università degli Studi di Parma. Ha quindi esercitato per un certo tempo l’attività di traduttore di manuali tecnici dal russo part time. Alla redazione della rivista Il semplice conosce Ermanno Cavazzoni, Gianni Celati, Ugo Cornia, Daniele Benati, con i quali collabora per anni, cominciando a pubblicare i suoi scritti influenzati dalle correnti nazional-bolsceviche russe e dalla scrittura emiliana.

È fondatore e redattore della rivista L’Accalappiacani, edita da DeriveApprodi, e fondatore e curatore della rivista Qualcosa, edita da Sempremai. Collabora con alcuni quotidiani tra cui Il manifestoLiberoIl Foglio e Il Fatto Quotidiano e ha un blog su Il Post. Con Il manifesto i rapporti si sono poi interrotti per divergenze in merito a considerazioni politiche sulla figura dell'”intellettuale”. Il 24 marzo 2013 è stato investito da una moto presso Casalecchio di Reno ed è stato ricoverato in gravi condizioni all’Ospedale Maggiore di Bologna. Si è poi ripreso.

Ha tradotto e curato l’antologia degli scritti di Daniil Charms Disastri (Einaudi, 2003; Marcos y Marcos, 2011), Un eroe dei nostri tempi di Lermontov (Feltrinelli, 2004; Marcos y Marcos, 2017), le Umili prose di Puškin (Feltrinelli, 2006), Anime morte di Gogol’ (Feltrinelli, 2009), Padri e figli di Turgenev (Feltrinelli, 2010), l’antologia di Velimir Chlebnikov, 47 poesie facili e una difficile (Quodlibet, 2009), il romanzo Oblomov di Gončarov (Feltrinelli, 2012), il romanzo postumo di Lev Tolstoj, Chadži-Murat (Voland, 2010) e dello stesso autore La morte di Ivan Il’ič (Feltrinelli, 2014), oltre a Mosca-Petuskì. Poema ferroviario di Erofeev (Quodlibet, 2014)

Romanzi

  • Le cose non sono le cose (Fernandel, 1999, poi DeriveApprodi, 2009)
  • Bassotuba non c’è (DeriveApprodi, 1999, poi Einaudi 2000 e Feltrinelli, 2009)
  • Spinoza (Einaudi, 2000, poi Marcos y Marcos, 2016)
  • Diavoli (Einaudi, 2001)
  • Grandi ustionati (Einaudi, 2001, poi Marcos y Marcos, 2012)
  • Si chiama Francesca, questo romanzo (Einaudi, 2002, poi Marcos y Marcos, 2012)
  • Gli Scarti (Feltrinelli, 2003)
  • Storia della Russia e dell’Italia (Fernandel, 2003), con Marco Raffaini
  • Pancetta (Feltrinelli, 2004)
  • Ente nazionale della cinematografia popolare (Feltrinelli, 2005)
  • I quattro cani di Pavlov (Bompiani, 2006)
  • Noi la farem vendetta (Feltrinelli, 2006)
  • La vergogna delle scarpe nuove (Bompiani, 2007)
  • Tre discorsi in anticipo e uno in ritardo (DeriveApprodi, 2007)
  • Siam poi gente delicata: Bologna Parma, novanta chilometri (Laterza, 2007)
  • Mi compro una Gilera (Feltrinelli, 2008)
  • Baltica 9. Guida ai misteri d’oriente (Laterza, 2008), con Daniele Benati
  • Pubblici discorsi (Quodlibet, 2008)
  • I libri devono essere magri (Tre Lune, 2008)
  • Esattamente il contrario (Drago Edizioni, 2009), con disegni di Fausto Gilberti
  • I malcontenti (Einaudi, 2010)
  • A Bologna le bici erano come i cani (Ediciclo, 2010)
  • La matematica è scolpita nel granito. Diari del Cabudanne de sos poetas 2006-2010 (Perda Sonadora Imprentas, 2010)
  • La meravigliosa utilità del filo a piombo (Marcos y Marcos, 2011)
  • Tredici favole belle e una brutta (Rizzoli, 2012), con illustrazioni di Yocci
  • La banda del formaggio (Marcos y Marcos, 2013)
  • La Svizzera (Il Saggiatore, 2013)
  • Mo mama (da chi vogliamo essere governati?) (Chiarelettere, ottobre 2013)
  • Si sente? Tre discorsi su Auschwitz (Marcos y Marcos, gennaio 2014)
  • Scuola elementare di scrittura emiliana per non frequentanti con esercizi svolti (Corraini, 2014)
  • Siamo buoni se siamo buoni (Marcos y Marcos, 2014)
  • La bambina fulminante (Rizzoli, 2015)
  • La piccola Battaglia portatile (Marcos y Marcos, 2015)
  • Repertorio dei matti della città di Bologna (Marcos y Marcos, 2015)
  • Manuale pratico di giornalismo disinformato (Marcos y Marcos, 2015)
  • Paolo Nori riscrive il Morgante di Luigi Pulci (Rizzoli, 2016)
  • Le parole senza le cose (Laterza, 2016)
  • Undici Treni (Marcos y Marcos, 2017)
  • Strategia della crisi (Città Nuova, 2017)
  • Sei città (Marcos y Marcos, 2017), con Tim Kostin
  • Fare pochissimo (Marcos y Marcos, 2017), sotto lo pseudonimo Paolo Onori
  • La grande Russia portatile (Salani, 2018)
  • I russi sono matti. Corso sintetico di letteratura russa 1820-1991 (UTET, 2019)
  • Che dispiacere (Salani, 2020)
  • Sanguina ancora. L’incredibile vita di Fëdor M. Dostoevskij (Mondadori, 2021)

Antologie

  • Ma il mondo non era di tutti? (Autori Vari, a cura di Paolo Nori, Marcos y Marcos, 2016)

Teatro


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“Due volte che sono morto” – PAOLO NORI al DIG Festival 2023

Scrittori a teatro – Paolo Nori “Sanguina ancora. L’incredibile vita di Fëdor M. Dostojevskij”

Paolo Nori legge l’inizio della sua traduzione di “Memorie del sottosuolo” per il progetto Duecento Dostoevskij

www.paolonori.it


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